La ciclabile fluo di Pavia per lo sviluppo territoriale

Lo sviluppo turistico di Pavia passa attraverso la realizzazione di una pista ciclabile innovativa

 

La comunità di Pavia si è fatta ambasciatrice del proprio territorio e ha creato qualcosa di innovativo e attrattivo: una pista ciclabile blu fluorescente che la notte si auto-illumina sfruttando l’energia solare.

L’asfalto perde il suo grigiore e diventa un manto colorato cangiante. L’utilizzo di speciali resine permette l’assorbimento della luce diurna, restituendola in una straordinaria modalità notturna. Non vi ricorda La notte stellata di Van Gogh? Corretto. L’idea infatti è stata ripresa da una pista ciclabile in Olanda che ricreava il dipinto del celebre pittore olandese.

 

Lo sviluppo turistico del territorio: si parte da atti concreti.

Così, una nuova pista ciclabile diventa un’attrattiva per un territorio che conosce le sue potenzialità e cerca di aumentare la propria affluenza turistica. La realizzazione della pista ciclabile fluo di Pavia è di per sé un atto concreto di sviluppo territoriale che valorizza e crea una destinazione diffusa, includendo e avvicinando i comuni limitrofi.

Si attraversa il paesaggio e si dà la possibilità, anche al turista, di sentirsi parte di quel patrimonio naturale che è la Valle del Po, e di scoprirlo attraverso il turismo lento. La ciclabile risponde alle stesse esigenze di ecosostenibilità dell’Olanda e permette di ridurre l’inquinamento e di risparmiare energia.

una nuova pista ciclabile diventa un’attrattiva per un territorio che conosce le sue potenzialità e cerca di aumentare la propria affluenza turistica.

Quanto contano queste opere dal punto di vista dei flussi turistici? Ti ricordi i Floating Piers sul Lago d’Iseo? ecco i numeri.

Il caso di Pavia mi ha ricordato i The Floating Piers al Lago d’Iseo: quel pontile giallo che nel 2016 galleggiava e permetteva di attraversare il lago “camminando sull’acqua”.
I Floating Piers, nati per creare una gigantesca opera d’arte, hanno attirato verso il Lago d’Iseo un pubblico ben maggiore rispetto alle attese. Parliamo di 1,2 milioni di visitatori nelle due settimane dell’evento (18 giugno – 3 luglio 2016). Nel 2017 gli arrivi sono aumentati: + 4,54% rispetto al 2016.
Anche il turismo nella zona limitrofa ne ha beneficiato e continua a mantenere un andamento positivo, a quasi tre anni dall’evento.
Sui social sono stati condivisi circa 100 mila contenuti sui The Floating Piers, con un numero di impression pari a 143 milioni in tutto il mondo. [Fonte: Giornale di Brescia; La Stampa – Milano.]

Oggi i Floating Piers non ci sono più, ma la diffusione digitale è stata tale da aver incrementato notevolmente l’awareness della Val Camonica e del Lago d’Iseo.

 

L’identità territoriale viene prima del marketing

Questi casi servono per capire cosa significa veramente valorizzare l’identità di una destinazione, senza snaturarne le peculiarità, sfruttando la tecnologia e l’avanguardia per dare risalto al proprio patrimonio. Solo dopo, si può parlare di marketing territoriale e di comunicazione.

Per tornare alla pista ciclabile luminescente, penso che l’idea, se ben realizzata, possa davvero aumentare la conoscenza del territorio intorno a Pavia.  L’idea può estendere i confini, promuovere il turismo lento  e rappresentare un passo importante nella tutela dell’ambiente e della biodiversità.

Non resta che attendere la realizzazione – prevista entro la fine dell’estate 2019 – e vedere come verrà comunicata e promossa la novità dagli Enti e dalle Agenzie per il turismo. Seguirà presto, spero, un articolo sul marketing turistico e la ciclabile fluo di Pavia.